Il trasloco il giorno delle elezioni

Day 255, 03:47 Published in Italy Italy by Compagno

"Mi sarei dovuto alzare presto stamani. Ma quando mi ricapita una giornata dove mi posso svegliare tardi? E quando mi vogliono al comando,e quando al ministero,e quando alla direzione.....sempre a lavorare per questo ingrato paese. Per il quale,per colpa di una legge del cazzo,non posso neanche votare,solo perchè è meno di 10 giorni che sono rientrato dalla Germania. E certo,tanto ero là a divertirmi.....
Bah....ieri sera di stare a casa proprio non ne avevo voglia. Una serata di stacco ci voleva,il clima (in tutti i sensi) in questi giorni era troppo pesante.

Oggi si trasloca. Si lascia la periferia,appartamento in centro. L'esercito ci da una mano per ste cose,e gli amici di NGI fanno altrettanto se lavori per loro. Facendo un mutuo,alla fine ce l'ho fatta,anche se ora sto letteralmente a secco. Mi sono bruciato anche i pochi soldi guadagnati in questi giorni....

Mi son fatto prestare un furgoncino,per quelle poche cose non mi metto certo a chiamare una ditta. La città è agitata. Il sole di agosto ha surriscaldato anche gli animi,oltre all'asfalto. Manifesti stracciati sui muri. Giro l'angolo,c'è un'acceso scambio di vedute in un bar. Tiro a dritto e passo oltre,ma sento qualche parola. Parlano ancora della candidatura di Bisiacco. Penso: "fortuna oggi i giornali non parlano di politica,sennò sai che macello....."
Quasi arrivato,trovo il semaforo rosso. C'è una cosa curiosa: accanto ad una chiesa,c'è un manifesto elettorale del Partito Comunista. Quasi blasfemo il fatto. Un colpo di vento stende il cartello,e rende così visibile una scritta a spray fatto su di esso. Dice: "I rossi sono nemici della libertà". Scuoto la testa e riparto al verde.

Ecco la mia nuova casa. Per arrivare in centro,ho dovuto attraversare un posto di blocco di soldati. Appena mi hanno riconosciuto,mi hanno fatto passare anche senza che gli mostrassi il tesserino di riconoscimento. Non sono miei uomini,sembrano soldati della 1a. Sembra che si voglia far flitrare l'accesso al centro,il sindaco non vuole disordini davanti ai palazzi storici.

C'è da farsi una sudata a portare su la roba con sto caldo,fortuna che c'è pure l'ascensore. Però devo dire che è un signor palazzo,visto da fuori. Sento delle urla,litigata sul pianerottolo di qualche piano su. Un uomo e una donna. "litigata fra marito e moglie",penso. C'ero quasi. Litigano di politica. Lei è di sinistra,lui di destra.
Volano parole grosse. E io che pensavo che solo laggiù in periferia si arrivasse a sti livelli.....

Eccoci all'appartamento. Bello e spazioso,la ditta di certo85 ha fatto davvero un bel lavoro. Metto a posto due cose,esco sul terrazzo. Bella vista di Firenze. Ma sento ancora una litigata nel bar vicino. Stavolta si degenera in rissa. Causa? la solita,la politica. Si parlava di qualcosa riguardo all'esercito,non ho capito bene. Mi è sembrato parlassero anche di Laguna.

Torno dentro,e mi rimetto a sistemare la nuova casa. Sperando che questa giornata passi alla svelta."