Il ritorno di un dio - 1a parte

Day 530, 10:26 Published in Italy Italy by Compagno
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Premessa:
questa storia è scritta per smentire la propaganda plutodemagogica di gil-galad e della reazione contro la figura di Compagno,che gettando discredito sulla sua opera divina ha il solo scopo riflesso di imborghesire il Partito Comunista e togliere ad esso la guida del proletariato italiano.


Roma,day 512 of the new world

Via delle botteghe oscure,sede del Partito Comunista Eitaliano. Un elegante palazzo cinquecentesco,reggia della classe operaia eitaliana. Il sole splende e fa brillare la targa dorata dell'ingresso,il vento soffia e fa sventolare la bandiera rossa issata sulla facciata.

Un giovane è fermo davanti all'entrata. Capelli molto corti,barbetta di 2-3 giorni,piastrina al collo. Il viso è nascosto da occhiali scuri,ma si intravede una cicatrice,così come se ne intravede un'altra,sul braccio destro,all'altezza del gomito. C'è animazione all'ingresso,e sembra essercene anche nel cortile interno. Si parla dell'univeristà popolare,di politica estera,dei teos. Qualcuno legge l'Eliberazione.
Una scenetta simpatica sembra attirare l'attenzione del ragazzo,che volta la testa. Un uomo chiede ad un altro:
"compagno,cos'ha fatto ieri l'inter?"
"mah,non saprei,non seguo molto"
"ma come? sei un dirigente in un grande partito di massa e non sai che cosa ha fatto ieri in campionato una delle squadre più popolari?"

Il ragazzo sorride,guarda un attimo l'orologio e dirige all'interno del palazzo. Un addetto del servizio di sicurezza del partito si avvicina,forse per fermarlo,ma si ferma di colpo,come se QUALCOSA lo bloccasse.
Nel cortile interno si stanno preparando volantini per le primarie del congresso,c'è da eleggere il nuovo presidente del partito. Il giovane si ferma un attimo a leggere un manifesto,dove il nome e il volto di Tsubaiam capeggiano. Pare perplesso,come se non si ricordasse chi sia. Lì accanto nota una targa di ferro che dice:
"E' stato pionere,soldato,guida,amico. Ci ha visto sorgere,si è unito a noi,è stato nostro saggio consigliere,ci ha svegliato nel momento più duro. La sua patria lo ha chiamato traditore. Noi lo chiamiamo semplicemente Compagno.
In memoria di un Compagno scomparso."
Il ragazzo non riesce a trattenere un piccolo sorriso.

Ora si dirige verso la cosiddetta scala regia,per salire ai piani superiori,dove stanno gli uffici e la direzione. Un funzionario che sta scendendo di corsa le scale lo nota e lo ferma:
"Dove sta andando lei?"
"Su,devo salutare un amico"
"Ha la tessera del partito?"
Il ragazzo si tocca la tasca e scuote la testa.
"Mi dispiace,solo i tesserati possono salire sopra alla direzione"

Il giovane,infastidito,sta per rispondere quando da un corridorio arriva Lev Evtuscenko.
"Che succede,compagno?" dice lev.
"Questo ragazzo vuole salire su in direzione"
Lev fa gesto come di lasciar perdere,il funzionario riparte sulla sua strada.
"Come mai volevi salire su in direzione? Per tesserarsi basta chiedere alle sezioni,dove stai te?" dice Lev sorridendo.
"Cercavo te,Lev" risponde il ragazzo ricambiando il sorriso.
Lev rimane basito. Chi è questo che lo cerca?
"Cercavi me? e perchè?" chiede preoccupato. Il clima internazionale è molto teso,e se fosse un attentatore? La vita del leader di uno dei massimi partiti eitaliani può far gola....

Non ottiene risposta. Rhevard,dal cortile,nota la scena e si avvicina. Lev nota la piastrina del ragazzo. E' molto rovinata,vecchia. Pare essere dell'EI,ma di quelle che non si usano più da mesi.
Legge sopra a fatica:
"Commander of 2nd italian army"
Rimane senza parole,in un istante di silenzio che pare interminabile. Chi è nel cortile nota Rhevard che guarda la scena,ed è calamitato anch'egli da essa.

Solo una persona poteva avere quella piastrina,così vecchia,così vissuta,che così tante ne aveva viste.
Lev balbetta,tra lo stupore e la gioia: "Ma....tu....sei...."
Rhevard sorride,e pensando ad alta voce,dice solo due parole: "E' tornato"
Il ragazzo si toglie gli occhiali scuri. Occhi stanchi,arrossati,segno di un lungo viaggio.La cicatrice sul volto,risalente alla 1a campagna di germania,ora è bene in vista e lo rende inconfondibile.
"Si,Lev,sono io." dice il ragazzo.

Quel ragazzo era Compagno. Ed è tornato.

[continua...]