TRP- IL Polso del lavoratore

Day 1,092, 02:41 Published in Italy USA by Daniel Cheers



Salve a tutti lettori del Post,

oggi riporto in auge una vecchia rubrica del nostro giornale: Il polso del lavoratore , per chi la ricorda si tratta di una rubrica che indaga le offerte dei salari in giro per il mondo.(si veda in fondo all'articolo per le precedenti edizioni)

Ho analizzato gli stipendi dei principali paesi Eden: Canada ,Polonia, Spagna, Grecia, China, ITALIA, Romania e Australia, concentrandomi sulle offerte del livello 6 in un periodo di tempo di 4 giorni dall'11 al 15 novembre.

Vediamo in termini assoluti (ci dà una fotografia dell'evoluzione delle varie nazioni) cosa è emerso:


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--Innanzitutto può sorprendere per i non addetti ai lavori (vedi imprenditori e osservatori del mercato) come in soli 4 giorni ci siano cambiamenti di prezzo anche ampi come nel caso di più di due unità in Australia.

--il 50% delle nazioni prese in esame cresce costantemente negli stipendi ahimè vedi l'Italia (paese in cui anch'io investo), ahimè perchè questo non ci rende molto competitivi all'estero (si vedano i miei precedenti articoli del Post in merito )

--- L'altra metà delle nazioni invece inizia una discesa dei prezzi, il che le renderanno generalmente paesi più competitivi all'estero e meno appetibili per le nostre esportazioni( vanno considerati altri fattori come tax import etc...)


Passiamo ora a vedere i dati ponderati, collegati cioè al valore in gold di tali stipendi.


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Ecco che questa nuova prospettiva ci indica che in termini di Gold e quindi in termini comparabili sul piano aggregato che:

Il Canada, Polonia e Spagna hanno i salari più alti

In Canada così come la Polonia i prezzi degli stipendi diminuiscono sensibilmente mentre in Spagna sono in forte espansione.

In Italia crescono di 0,05 gold c'è da dire che grazie alla debolezza della nostra moneta, in chiave internazionale i nostri costi di produzione non sono altissimi, quindi con maggiore produttività dei nostri lavoratori saremmo delle tigri nei mercati esteri.

E' ovvio che nei mercati dove il costo del lavoro è alto, tanto più l'autoproduzione risulta costosa e tanto più può essere utile vendere in quei mercati.

Suggerisco però agli eventuali imprenditori che leggono che prima di comprarsi le licenze bisogna anche valutare, ribadisco, le varie import tax e soprattutto lo stato evolutivo del mercato: se è un mercato maturo (gran numero di aziende e prodotto in vendita) anche se il margine è elevato, si rischia di aspettare molto prima di smaltire gli stock che iniziano quindi a pesare sensibilmente.

Per gli amarcord del Post,

vi ripropongo alcuni vecchi articoli del Polso, può essere interessante vedere come sembra sia passata una vita....

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