ONE: la nascita, la crescita, l’impero.

Day 1,331, 02:48 Published in Italy Italy by Stedee

Come ho già scritto in qualche articolo, ONE è l’alleanza più potente dell’eMondo, formata però da nazioni eterogenee i cui contrasti sono stati ben evidenziati in altre sedi.

Data la mia vocazione storica, oggi tenterò di ripercorrere i passi di quest’alleanza. Formatasi alla fine del 2010, si chiamava NWO (New World Order), ma il nome cambiò successivamente in ONE (Order of New eWorld). Il nucleo centrale proveniva dalle due più grandi alleanze all’epoca: Phoenix e EDEN (Erepublik Defense and Economy Network). La nascita ufficiale di quest’alleanza, nonostante fosse già operativa nei mesi precedenti, è del 31 marzo 2011, con il cosiddetto Trattato di ONE

La nuova alleanza, formata da Polonia, Spagna, Serbia, Ungheria accolse rapidamente come nuovi affiliati FYROM e la Svezia. Le nazioni più potenti avevano così la possibilità concreta, che di fatto si realizzò nei mesi successivi, di creare un dominio su scala globale, che nessuno avrebbe potuto fermare.

Le prime campagne di conquista avvennero nell’area balcanica dove la maggior parte dei membri era collocata. Presto la Croazia fu in grossissime difficoltà e cadde sotto i colpi della Serbia, peraltro incominciando presto una serie di guerre di resistenza che la portarono a riottenere i suoi territori. La Romania fu occupata dall’Ungheria, mentre Serbia, FYROM e Turchia cancellarono (anche se per poco) la Bulgaria. Poco dopo anche la nostra nazione, che imprudentemente era entrata nei Balcani, fu cancellata.

EDEN, in questo momento, sembrava avviata allo scioglimento e molto probabilmente attraversò il suo momento più critico. Alcune nazioni tuttavia riuscirono a riprendersi, e cominciarono una pesante controffensiva che vide la Bosnia-Erzegovina restaurare per intero la sua unità territoriale e un tentativo congiunto di Croazia, Romania e Bulgaria di cancellare la Serbia. Nel contempo, i Bulgari occuparono tutta la Macedonia, anche se per poco (facendo perciò spostare la capitale macedone dove è oggi, ovvero in Umbria). I Serbi resistettero nella sola regione della Vojvodina, riuscendo a riprendersi, mentre i Greci, che decisero di intervenire al nostro fianco contro la Macedonia, furono cancellati, perdendo i loro possedimenti in Africa.

ONE cominciò così la sua seconda ondata di offensive. La Croazia si astenne dal conflitto, promettendosi neutrale assieme alla Bosnia Erzegovina, e ONE ebbe buon gioco nel riprendere le offensive. La Bulgaria fu quasi cancellata, mentre l’Ucraina fu pesantemente attaccata dalla Polonia. Toccò successivamente alla Romania, e ONE ebbe sotto controllo buona parte dell’area balcanica, così come la vediamo oggi. La Bulgaria si riprese dal dominio serbo ma iniziò una difficile guerra contro i turchi che continua ancora oggi.

Nel frattempo, in America continuava la guerra fra USA e Canada contro gli invasori spagnolo e svedese. L’offensiva continuò e migliorò grazie all’intervento di Polonia e Ungheria, che, tramite la Francia crearono un ponte che permise loro di arrivare e occupare buona parte dell’America Settentrionale. In quella Meridionale, al contrario, la guerra fu più difficile e, dopo una prima espulsione della Spagna, i nemici rientrarono, garantendosi l’appoggio del Perù e mettendo in difficoltà Argentina e Brasile. La prima ad oggi ha restaurato l’unità nazionale e tenta di mantenersi sulla difensiva, mentre il Brasile sopravvive a stento.

In Asia, nel contempo, la Russia, dopo essere stata una prima volta cancellata dalla Turchia, si riprese, ma fu sconfitta poco dopo dalla Serbia aiutata da ABC, che controlla assieme alla Svezia l’area baltica, avendo cancellato o quasi Norvegia e Finlandia. Infine, la Serbia ha deciso di attaccare la Cina, ultima grande nazione esente da guerre, che dovrà anche affrontare la minaccia iraniana a sud.


Un saluto.