TRP - Lettera aperta alla community Italiana

Day 1,470, 02:54 Published in Poland USA by Daniel Cheers



Cari lettori del Post,
leggendo questo articolo del nostro CP prendo spunto per tracciare alcune riflessioni

Innanzitutto mi complimento con le parole di Cicca.

A mio avviso ci sono però diversi punti focali e uno sfugge sempre a tutti (o con meno presunzione, a molti).

Il problema della community divisa c'è sempre stato, il tutto si è esasperato a causa delle modifiche degli admin nel game: prima (v1, v2 e si per giunta la Bugrising) quando potevi startare 10 rw contemporaneamente, quando ogni regione aveva il proprio reddito e risorsa collegate alle imprese anche straniere, nessuno stato si sognava di attuare cancellazioni di nazioni (se non per brevi periodi di tempo) perchè erano troppo onerose e spesso inutili a giudicare dalle regioni a scarso reddito (quelle con le risorse low).

Ora, invece, metteteci:
1) una situazione di costante dominio straniero
2) One fortissima
3) le emigrazioni di players(soprattutto tank) che si concentrano in poche nazioni (soprattutto one) .
Le motivazioni che sottendono a quest'ultimo punto (emigrazione) e valgono soprattutto per gli italiani, non mi stancherò mai di dirlo, sono dovute a ragioni di crescita personali ed economiche prima ancora dei dissapori interni e contrapposizioni tra blocchi.

Vi faccio un esempio personale o un racconto come preferite che ci servirà da base per il ragionamento:


gioco da 600 giorni ormai e chi mi ha conosciuto all'inizio può confermare che mi sono sempre appassionato al modulo economico principalmente (poi nell'ordine, giornalistico, politico, militare) e ho scelto lo posso ben dire un cattivo cavallo su cui scommettere.

Dopo aver speso una barca di gold in aziende costosissime in Russia (40 gold per un'attuale q3 raw), licenze (20 gold) e aziende di case (non ne parliamo) e dopo aver consumato un sacco di tempo costruendo complicati modelli di gestione aziendale avevo ottenuto come reward una skill economica (per i + giovani, era una skill strettamente legata alla produzione del pg, + essa era alta, più producevi, + guadagnavi infatti le offerte del job market erano divise per skill) elevata per la mia e-età (lv 14).


All'improvviso tutto venne stravolto: le nuove risorse, le regole sulle aziende legate alla cittadinanza, l'abolizione della skill lavorativa, il wam (etc..) e quindi mi ritrovai in un gioco solo War oriented in cui ero per scelte di cui sopra un vero nabbo.

Ma dove voglio arrivare con questo tuffo nel passato?

Presto detto, il gioco prima permetteva di rivolgere la propria principale attività su cose diverse dalla guerra: economia in primis e politica in secundis.

Molti players come me si dedicarono esclusivamente all'aspetto economico tralasciando quello militare (infatti in termini di risorse essi si contrapponevano: o spendevi gold in training o in aziende e licenze; o spendevi energia (allora cosa rara visto che rischiavi anche di morire) per lavorare al massimo della produttività ((influenzata anche dalla health)) o andavi a combattere).

Come risultato dopo le modifiche sopracitate occorreva occuparsi solo dell'aspetto militare e tutto il resto era solo un mezzo per raggiungere gli obiettivi posti da tale modulo (crescere in influence).

Quindi molti come me sono emigrati per poter avere monete + forti, rendimenti + alti, bonus maggiori e scambi più veloci con l'unico obiettivo di pagarsi i training booster per non perdere il filo con gli altri coetanei e magari recuperare parte del tempo sciaguratamente dedicato al modulo economico.

Quindi io, come immagino molti altri players italiani, non siamo emigrati per i dissapori e il clima ma semplicemente per seguire il comune senso del gioco: devi diventare + forte e restare a galla perchè è un gioco esclusivamente militare e se rimani in uno stato piccolo sperando di difenderlo fai solo + danni per te e per il paese:

ES: in un paio di mesi se prima un polacco era forte quanto te, ora è 1,1 volte + forte di te. Moltiplica questo polacco per il numero di italiani e avrai il valore della tristezza della spirale che si avvita in basso.

Io come polacco mi permetto di spendere 2 gold al giorno per il training da un paio di mesi, in italia guadagnerei circa la metà (semplice il calcolo: polonia doppia produzione doppio( ma a volte anche triplo) valore moneta prezzo finale= 1/2 di quello italiano - L'italia col prezzo doppio pareggia i conti solo con un gap polacco: quello della produzione, e il valore in gold come lo bilanci?). Se fossi rimasto italiano, oggi avrei circa 700 pti strength in meno.

Si dirà che c'è + gusto ad essere italiani, certo ma se sei + debole rispetto ai tuoi avversari a parità di condizioni (training, aziende etc...) ormai in questo gioco sei destinato a fallire...

Quindi per prima cosa uno deve raggiungere la soglia di guadagno di due gold giornalieri in ITL (4 in polonia), poi può tornare in italia certo rinunci a 2 gold al giorno ma almeno non perdi terreno rispetto ai tuoi nemici( i gold del training da 1.49 nn li conto neanche perchè sono cosa per stra ricchi in quanto abbastanza inutili meglio comprare aziende per preservare la svalutazione costante) Così puoi essere patriottico, così puoi essere Italiano. Altrimenti è solo politica!

Scusate il papiro ma spero che si smetta di dire che i players forti o i tank sono via perchè c'è un clima marcio. Mazza, alexhr, citizencane e tutta l'elite non è andata via per problemi con l'EI o il governo, è andata via per crescere PUNTO!


Provate a immaginare l'italia che annetteva l'austria non c'erano forse violenti faide PCE -- Aetg e quant'altro? Qualcuno ha mai cambiato cittadinanza? E allora basta a dire che la community è marcia, piuttosto che alimentare questo modo di ragionare, si pensi che cosa c'è veramente alla base della nostra (e non solo nostra) condizione di debolezza e magari diventiamo anche tutti + uniti!

Amen!